Micam 2013 - Che aria tira ?
di Filippo Gurgone |
06 marzo 2013

Si chiude oggi l'intensa 4 giorni del salone internazionale della calzatura che si tiene 2 volte l'anno alla fiera di Rho - Milano
La scorsa edizione, settembre 2012, si era chiusa con un mercato interno in forte stagnazione, compensato però da una domanda estera molto vivace e in aumento, che aveva fatto dire da più parti "salvati dai compratori esteri".
Anche quest'anno si conferma questa tendenza. Il made in italy della calzatura tira, quindi e in tutti i distretti, dal nord al sud.
Le grandi firme, per chi non ci fosse mai stato, hanno gli stand completamente invisibili dall'esterno e blindati, per proteggere le nuove collezioni dalla contraffazione. Si entra contingentati e solo dopo aver lasciato le proprie credenziali all'ingresso.
I visitatori giungono numerosi da ogni parte del mondo, dai quattro continenti e questa precauzione mostra chiaramente quale sia l'interesse per la nostra industria della calzatura.
Formidabile, come sempre, l'innovazione. A tutti i livelli: materiali, lavorazioni, modelli. La varietà e l'estro hanno dell'incredibile. Si resta increduli davanti alla creatività dei nostri disegnatori e artigiani. Chi, come me, non è un addetto ai lavori, ne rimane chiaramente frastornato.
Anche quest'anno, dalle impressioni raccolte in giro, la domanda si presenta ancora in forte calo sul mercato interno, tiene invece, seppure in leggera flessione quello europeo, si consolidano e crescono decisamente i mercati esteri come la Russia, la Cina, l'India e il Sud America, confermando il trend dello scorso anno.
Nell'insieme il bilancio può definirsi positivo.
Anche quest'anno si conferma questa tendenza. Il made in italy della calzatura tira, quindi e in tutti i distretti, dal nord al sud.

I visitatori giungono numerosi da ogni parte del mondo, dai quattro continenti e questa precauzione mostra chiaramente quale sia l'interesse per la nostra industria della calzatura.

Anche quest'anno, dalle impressioni raccolte in giro, la domanda si presenta ancora in forte calo sul mercato interno, tiene invece, seppure in leggera flessione quello europeo, si consolidano e crescono decisamente i mercati esteri come la Russia, la Cina, l'India e il Sud America, confermando il trend dello scorso anno.
Nell'insieme il bilancio può definirsi positivo.