Vega: è partito il vettore italiano
di La Redazione |
07 maggio 2013

Stanotte è avvenuto il secondo lancio ufficiale. Scopo: rilasciare nello Spazio, a diverse orbite, tre satelliti.
Vega, il lanciatore nato dalla collaborazione tra l' Agenzia spaziale europea (Esa) e l'' Agenzia spaziale italiana (Asi), in buona parte made in Italy, è stato lanciato stanotte. Questo è il suo secondo volo ( VV02), dopo quello inaugurale del febbraio 2012. Il lancio è stato eseguito con un paio di settimane di ritardo da Kourou, nella Guyana Francese alle nostre 4:06. Scopo: portare in orbita satelliti di piccola taglia e su orbite diverse, eseguendo il primo dei lanci (cinque in tutto) del programma Verta (VEga Research and Technology Accompaniment).

A causare i primi ritardi sono stati la necessità di eseguire degli ulteriori controlli su Vespa (VEga Secondary Payload Adapter) - l'adattatore che permette carichi multipli e la possibilità di alloggiarli su diverse orbite - e la sostituzione del regolatore di pressione dell' Avum, il quarto stadio del lanciatore. Previsto inizialmente per sabato scorso, a causa di forti venti, era stato rimandato di due giorni.
Vega è partito con lo scopo di portare in orbita tre diversi carichi (possibilità questa al centro dei punti di forza del lanciatore). Il principale, Proba-V è un satellite dell'Esa per il monitoraggio della vegetazione grazie allo strumento omonimo Vegetation, a cui si aggiungono la sonda vietnamita VNREDSAT (Vietnam Natural Resources Environment and Disaster Monitoring Satellite), sempre per le osservazioni ambientali, ed infine il mini-satellite di un progetto educazionale estone, ESTCube-1.
I carichi devono essere rilasciati a orbite diverse (circa 800 e 660 km di altezza) e con inclinazioni differenti: prima Proba-V e quindi gli altri due satelliti. Il tutto ha luogo nel giro di circa 160 minuti, il doppio della durata della prima missione, per sancire così l'ingresso di Vega nella fase delle operazioni commerciali.