Nel 2012 l'Italia si conferma 2°partner commerciale della Confederazione Elvetica
di CCIS Camera di Commercio Italiana per la Svizzera |

Nonostante il perdurare della crisi Lo scorso anno, il valore delle esportazioni italiane verso la Svizzera si si è attestato a 18,858'105'498 miliardi di franchi (erano 19,139 nel 2011) facendo segnare un leggero calo dell’1,8%.
Nonostante il perdurare della crisi Lo scorso anno, il valore delle esportazioni italiane verso la Svizzera si si è attestato a 18,858'105'498 (miliardi) di franchi (erano 19,139 nel 2011) facendo segnare un leggero calo dell’1,8%. Più marcata la flessione (-6,6%), cui non è estranea la forza del franco, delle importazioni dalla Confederazione scese a 15,208'028'613 (miliardi) (16,115 nel 2011).
Ne deriva un interscambio commerciale fra Italia e Svizzera che raggiunge un totale di 34,066 miliardi di franchi. Con un saldo favorevole per l’Italia di 3,650 miliardi.
Il nostro Paese si conferma il secondo partner commerciale della Confederazione elvetica, alle spalle di Germania (93,99 miliardi di franchi) e davanti Stati Uniti (31,4), Francia (29,28), Cina (17,67) e Regno Unito (14,96).
In crescita, per quanto concerne le esportazioni italiane, settori importanti, in termini di volume d’affari, come quello dei prodotti agricoli e della silvicoltura (+4,5%), quello dei prodotti energetici (+23,6%) e chimico-farmaceutici (+2,9%). Si mantiene rilevante, in termini percentuali, l’incremento dell’export di orologi (+ 14%).
Continua la flessione delle esportazioni del settore il tessile abbigliamento (-17,7%,) dei veicoli (-13,6%), delle macchine agricole e industriali, delle tecnologie da difesa e dell’industria elettronica ed elettrica (-8,1%) quello dei prodotti in cuoio e pelle (-7,7%), degli articoli in metallo (-6,5%) e dell’arredamento (-2,3%).
Sul fronte delle importazioni l’unico che fa registrare un aumento è settore orologiero (+16%). In calo tutti gli altri.
Ne deriva un interscambio commerciale fra Italia e Svizzera che raggiunge un totale di 34,066 miliardi di franchi. Con un saldo favorevole per l’Italia di 3,650 miliardi.
Il nostro Paese si conferma il secondo partner commerciale della Confederazione elvetica, alle spalle di Germania (93,99 miliardi di franchi) e davanti Stati Uniti (31,4), Francia (29,28), Cina (17,67) e Regno Unito (14,96).
In crescita, per quanto concerne le esportazioni italiane, settori importanti, in termini di volume d’affari, come quello dei prodotti agricoli e della silvicoltura (+4,5%), quello dei prodotti energetici (+23,6%) e chimico-farmaceutici (+2,9%). Si mantiene rilevante, in termini percentuali, l’incremento dell’export di orologi (+ 14%).
Continua la flessione delle esportazioni del settore il tessile abbigliamento (-17,7%,) dei veicoli (-13,6%), delle macchine agricole e industriali, delle tecnologie da difesa e dell’industria elettronica ed elettrica (-8,1%) quello dei prodotti in cuoio e pelle (-7,7%), degli articoli in metallo (-6,5%) e dell’arredamento (-2,3%).
Sul fronte delle importazioni l’unico che fa registrare un aumento è settore orologiero (+16%). In calo tutti gli altri.
FONTE: | http://www.ambberna.esteri.it/Ambasciata_Berna/Menu/I_rapporti_bilaterali/Cooperazione_economica/Commercio_estero/ |
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FONTE: | http://www.ccisweb.com/IT/news.aspx?id=364 |
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